Domani, nella cattedrale Maria Assunta, ad Alife, si svolgerà la premiazione del concorso “Cristo, l’uomo del lavoro…”, bandito dall’Ufficio per i problemi Sociali e il lavoro della diocesi di Alife-Caiazzo al tempo del Coronavirus e rivolto agli studenti delle scuole superiori. Obiettivo del concorso un gesto concreto dell’Ufficio diocesano per mostrare vicinanza a tanti giovani studenti, che avessero voluto offrire una riflessione sul mondo del lavoro e sul post-Covid. Il premio sarà l’acquisto di libri scolastici.
“Il lavoro – fa sapere Clarus on line (la testata on line della diocesi) – è stato svolto con l’impegno profuso dai concorrenti candidati: Giovanna Boiano, Giuseppe Civitillo, Emanuela De Iorio, Chiara De Lellis, Francesco Di Muccio, Serena Geremia e Chiara Sabino, che domani sera, 30 settembre, alle 17, in cattedrale esporranno le loro riflessioni, durante la cerimonia di premiazione ad essi dedicata”.
Per l’occasione, è stato realizzato, come da bando, un testo che contiene gli elaborati dei partecipanti, con la prefazione di don Bruno Bignami, direttore nazionale dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Cei, che interverrà con la riflessione su “Il lavoro alla luce della Laudato si'”. Presenzierà mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico di Alife-Caiazzo, che ha sostenuto favorevolmente l’iniziativa, ancor di più per il coinvolgimento diretto dei giovani.
“Questo concorso favorisca il passaggio dalla riflessione all’azione. Nel frattempo, ha già ottenuto una vittoria: rendere i giovani protagonisti del loro presente. Da spettatori ad attori: costruttori di un domani migliore. Se è vero che ogni cambiamento comincia con il pensiero, la strada è tracciata. Un solco profondo e fecondo”, scrive don Bignami nella prefazione del testo.