In occasione della odierna “Giornata internazionale contro lo spreco alimentare” si rinnova l’impegno dei “VinziMarkets”, la catena di grandi magazzini alimentari gestiti dall’Opera Vincenziana austriaca. I dieci “VinziMarkets” distribuiti sul territorio federale gestiscono, a livello nazionale, dodici tonnellate di cibo tolte dal processo di distruzione. L’iniziativa sociale vincenziana svolge, per la Chiesa che è in Austria, un lavoro di dimensioni enormi: “Ogni anno in Austria finiscono nella spazzatura 521.000 tonnellate di cibo commestibile”, ha detto l’ufficio stampa dei VinziMarkets in un recente studio dell’associazione ambientalista Wwf. Lo spreco alimentare non solo inquina l’ambiente, ma influisce anche sulla situazione sociale delle persone colpite dalla povertà. Nei VinziMarkt austriaci tutti i prodotti che in precedenza venivano semplicemente gettati via vengono venduti a un prezzo massimo del 30% del valore normale: merci imballate o etichettate in modo errato, leggermente danneggiate o altre merci non più adatte alla vendita ufficiale, ma la cui qualità è garantita. Lo stesso vale per le merci poco prima della data di scadenza di cui è stata preventivamente verificata l’idoneità al consumo umano mediante campioni casuali. Le merci scadute sono contrassegnate come tali, assicura VinziMarkt. Per Sigrid Wimmer, responsabile del VinziMarkt di Graz, la necessità di cibo a prezzi accessibili è particolarmente evidente ai tempi del Covid-19: “Dall’inizio della pandemia, abbiamo notato un aumento dei clienti che fanno acquisti in modo ancora più economico di prima. Il fatto che educhiamo anche la comunità vendendo prodotti impeccabili è ovviamente un effetto collaterale positivo”.