La 45ª Settimana interculturale (Ikw) si è aperta ieri con una solenne liturgia ecumenica nella Frauenkirche, la cattedrale di Monaco di Baviera. La celebrazione è stata presieduta congiuntamente dall’arcivescovo di Monaco e Frisinga, il card. Reinhard Marx, dal presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, dal metropolita Augoustinos di Germania, presidente della Conferenza episcopale ortodossa, e dal presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), il vescovo di Limburgo, mons. Georg Bätzing. Marx nella sua introduzione alla celebrazione, ha ricordato il 40° anniversario dell’attentato neonazista all’Oktoberfest di Monaco del 26 settembre 1980: “Tredici persone morirono, molti feriti soffrono ancora oggi, lo shock di questo attacco terroristico è ancora grande in questa città. Oggi conosciamo il background della destra radicale, la xenofobia e il nazionalismo disumano che hanno guidato questo crimine. Questa celebrazione e questa settimana interculturale dovrebbero essere anche un simbolo contro l’odio, l’antisemitismo, il disprezzo degli altri, l’agitazione nazionalista. Noi cristiani sappiamo dove dobbiamo stare: con coloro che si schierano contro ogni odio, il razzismo e le parole e le azioni disumane”. Nel suo sermone, il vescovo Bedford-Strohm ha ripreso il motto della settimana interculturale “Vivi insieme, cresci insieme”: “Siamo ancora lontani dal raggiungimento del nostro obiettivo. La sfiducia, l’odio e la violenza minacciano ciò che caratterizza la nostra diversità. Viviamo il razzismo e l’esclusione delle persone in un modo che non avremmo potuto immaginare, nel nostro Paese, in Europa e ai suoi confini. Come cristiani siamo al fianco di coloro che sono in pericolo”.