“Favorire il dialogo con la società civile sulle sfide poste dagli sviluppi biomedici, sia per gli individui che per la società”, è l’obiettivo di una “Guida” pubblicata dal Consiglio d’Europa che muove dal principio secondo cui le ricadute delle biotecnologie sui diritti umani “sono questioni che riguardano non solo esperti o autorità ma una società nel suo insieme”. Sono 64 pagine (disponibili in inglese, francese, tedesco e portoghese), curate dal Comitato per la bioetica che spiega le ragioni che rendono “necessario” un dibattito di questo tipo, indica come “preparare un dibattito pubblico”, offre alcuni criteri per valutarne “l’efficacia” e “la significatività” e infine racconta alcuni esempi di esperienze già condotte in altri Paesi europei in questo ambito (come in Irlanda sull’aborto, in Germania sull’editing genomico…). Il Consiglio rende noto anche che l’Assemblea parlamentare ha adottato un rapporto su “Etica nella scienza e nella tecnologia: una nuova cultura del dialogo pubblico”, in cui emerge come la pandemia Covid-19 abbia messo in luce “ancora di più la necessità di rafforzare il dialogo pubblico, ponendo questioni nuove e complesse che richiedono politiche partecipative e processi decisionali durante e oltre questa crisi”.