“Diventare vescovo non è un premio”. Lo ha detto mons. Gianfranco Agostino Gardin, vescovo emerito di Treviso, durante l’ordinazione episcopale di mons. Adriano Cevolotto, nominato dal Papa vescovo di Piacenza-Bobbio. “Significa, piuttosto, essere più intensamente associato al dono totale di sé proprio di Gesù”, ha spiegato il presule: “Per questo ha bisogno, il vescovo eletto, della dolce forza dello Spirito donata dal Cristo Risorto, che prenderà possesso di lui mediante l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione, centro di tutta la celebrazione”. L’ordinazione episcopale implica, ha ricordato Gardin, anche la capacità di lasciare la propria terra, “l’amata diocesi in cui è nato e ha ricevuto il dono della fede e della vocazione presbiterale, in cui ha già esercitato un impegnativo servizio per ben 36 anni; di lasciare la fraternità presbiterale trevigiana e tante persone con le quali sono nati legami di preziosa amicizia. Gli viene detto, in sostanza: senza dimenticare e anzi valorizzando ciò che qui hai ricevuto e vissuto, dona ora te stesso con generosità piena alla tua nuova chiesa, quella di Piacenza-Bobbio, alla quale sarai legato con un profondo vincolo sacramentale. Anche lì troverai ricchezza di fede e di amore, che ti aiuterà ad essere pastore buono e lieto anche nella fatica”.