Fatica nel respirare, battiti del cuore accelerati o dolore al torace, indolenzimento prolungato al braccio sinistro sono tra le possibili avvisaglie di una malattia cardiovascolare acuta come l’infarto miocardico. Patologie che ancora oggi rappresentano la prima causa di morte in Italia e nel mondo. In vista della giornata mondiale del cuore, il prossimo 29 settembre, il Policlinico Campus Bio-Medico vuole accendere un faro sulle patologie tempo dipendenti lanciando l’hashtag #tempoèsalute. “Specialmente in questo periodo caratterizzato dalla pandemia di Covid-19 molte persone, per una paura, spesso ingiustificata, di contrarre il virus, molti pazienti rinviano l’accesso al pronto soccorso e alle cure in urgenza”, si legge in una nota. Ma, ad esempio, nel caso di una sospetta ischemia cardiaca “il tempo è salute”. “È opportuno che chi avverte dolore al petto per più di 20 minuti, soprattutto se associato a fatica a respirare ed eventualmente a battiti del cuore accelerati, si rechi in pronto soccorso per essere visitato e prevenire potenziali complicazioni”, spiega Francesco Grigioni, coordinatore del Cardio Center del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. “L’ischemia cardiaca acuta, ad esempio, trova giovamento nei trattamenti urgenti – continua Grigioni –. La fatica nel respirare non è sempre sintomo di ischemia cardiaca ma può essere causata anche da trombi che occludono le arterie polmonari. Sciogliere tempestivamente questi trombi può fare la differenza, anche in questo caso: per questo diciamo che il tempo è salute”.