“La morte di tante persone anziane, i drammi delle famiglie colte di sorpresa da un dolore grande e minaccioso, i drammi dei ragazzi e dei giovani chiusi in casa, i riti religiosi e i percorsi di formazione cristiana sospesi, hanno indotto non pochi sacerdoti e religiosi a individuare coraggiose vie di servizio pastorale, testimoniando paterna e tenera prossimità al popolo. Di fronte alla esplosione di nuove povertà, è necessario che questa fantasia della carità prosegua, manifestando sempre più attenta e generosa vicinanza ai più deboli”. È la strada che Papa Francesco indica ai presidenti delle Conferenze episcopali europee riuniti in assemblea plenaria per discutere de “La Chiesa in Europa dopo la pandemia”. L’assemblea che a causa della pandemia, si sta svolgendo via web, si è aperta questo pomeriggio con la lettura del messaggio di Papa Francesco. “L’esperienza della pandemia – scrive il Santo Padre – ci ha segnato tutti nell’intimo, perché ha intaccato in modo drammatico uno dei requisiti strutturali dell’esistenza, quello della relazionalità tra persone e nella società, sconvolgendo così abitudini e rapporti che hanno modificato anche le condizioni di vita sociale ed economica”. In questi giorni di assemblea, ogni presidente illustrerà la situazione della propria Conferenza episcopale e nel confronto comune sarà dato risalto a cosa le Chiese stanno imparando dalla pandemia. Il Papa stesso osserva: “La stessa vita ecclesiale è stata coinvolta in modo significativo, costringendo a rimodulare la pratica religiosa: molte attività pastorali sono ancora in attesa di assestamento”. Ed aggiunge: “Le comunità cristiane sono chiamate a rileggere spiritualmente ciò che abbiamo vissuto, al fine di apprendere quanto la vita insegna e per discernere prospettive per il futuro. Si tratta di assumere l’atteggiamento dello scriba che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche (cfr Mt 13,52). Assicuro la mia preghiera affinché, per intercessione della Vergine Maria e dei santi patroni Benedetto, Cirillo e Metodio, i pastori della Chiesa che è in Europa possano infondere nei fedeli tutti la certezza della fede, secondo cui qualunque cosa possa succedere nulla ci potrà separare dall’amore di Cristo (cfr Rm 8,38-39)”. Prevista a Praga dal 25 al 27 settembre, l’assemblea plenaria è stata annullata per un peggioramento della situazione dei contagi da Covid-19 in Repubblica Ceca.