Ogni anno l’Associazione teologica italiana (Ati), fondata nel 1967, offre ai docenti e ai cultori di teologia la possibilità di incontrarsi per un momento di confronto critico e di reciproco aggiornamento su una particolare questione o disciplina teologica.
Quest’anno, dal 28 al 30 dicembre a Roma, il XXXI corso è dedicato al tema “Dialogo tra credenti: profezia di pace” e si propone di delineare percorsi volti a ricostruire la dimensione dialogica – specialmente con credenti di altre fedi e tradizioni religiose – del fare teologia. “Un dialogo autentico è possibile assumendo un atteggiamento di ascolto delle diversità, anche religiose, accogliendo l’altro con la sua storia, il suo presente e le sue attese”, spiegano gli organizzatori. Assieme alla riflessione teologica, sarà dato spazio a “esperienze laboratorio”: il dialogo nel contesto mediterraneo, il contributo delle donne, Gerusalemme città di dialogo e di pace, per costruire un orizzonte condiviso. Si ritiene “interessante il contributo che potrà venire dall’incontro con credenti dell’islam, del buddhismo e dell’induismo presenti nel nostro Paese”.
Il 28 dicembre i lavori si apriranno alle 16 con i saluti. Quindi le relazioni su “Il dialogo: nuovo paradigma del pensare” di Silvano Zucal (Università di Trento), e “Il dialogo: paradigma delle relazioni ecclesiali e della missione” di Piero Coda (Istituto Universitario Sophia – Loppiano). Per la sola iscrizione al corso è necessario compilare il modulo on-line nel sito www.teologia.it entro il 30 novembre.