“La partecipazione della gente è il dato più rilevante”. Così mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla recente tornata elettorale, per il referendum e le elezioni regionali. “Non era in programma una valutazione del risultato delle elezioni”, ha precisato Russo durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente della Cei, svoltasi a Roma in questi giorni. “Abbiamo condiviso il fatto – ha aggiunto – che c’è stata una buona affluenza, cosa per nulla scontata tenendo conto delle difficoltà dovute alle misure di sicurezza, come le lunghe file, che hanno reso più complicato andare a votare”. Dalla recente tornata elettorale, ha aggiunto il segretario generale della Cei, “è emersa fortemente la volontà, da parte della gente, di manifestare il proprio pensiero, anche in un tempo difficile come questo”. Ai “protagonisti della politica”, dunque, spetta “cogliere il dato, che viene dalla gente, dell’attenzione al bene comune, perché tutti possano essere messi in condizione di poter fare una vita buona, con un particolare attenzione alle povertà”. Per quanto riguarda, in particolare, il referendum, quello che è emerso dal voto, secondo Russo, “è un’esigenza di essenzializzazione, di semplificazione delle procedure”.