“Il recupero dei monumenti, di 20 chiese della città vecchia – tra cui la basilica di san Nicola e la cattedrale – ha segnato il rinascimento della città vecchia e quindi di Bari”; ciò è avvenuto grazie ad una “armonia istituzionale” in cui si inserisce il recupero degli Exultet e del Benedizionale, quattro rotoli liturgici medievali di proprietà della diocesi di Bari e custoditi presso il museo diocesano del capoluogo pugliese. Lo ha detto l’arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Bari per presentare le attività di restauro sui rotoli risalenti ai secoli XI-XIII. Il restauro è stato realizzato grazie a fondi pubblici, oltre a contributi della Conferenza episcopale italiana e della diocesi barese. Alla realizzazione dell’iniziativa hanno collaborato la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia ed il Mibact – Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (Icrcpal). Cacucci ha evidenziato la forte collaborazione che la diocesi ha consolidato negli anni in particolare con Regione e città di Bari. “Questa armonia ci permette di guardare al futuro”, ha aggiunto. I quattro rotoli baresi “sono la cifra dell’identità culturale di Bari nell’XI secolo con la presenza dei poli latino e orientale”, così come accade oggi. C’era già “in germe la poliedricità di una società contemporanea”, ha evidenziato don Michele Bellino, direttore della sede di Bari del museo diocesano.