“I minori migranti e rifugiati continuano a soffrire a causa delle dure politiche migratorie e della gestione delle frontiere in tutta l’Unione europea”. Lo sottolinea oggi Save the Children, nella giornata in cui viene presentato a Bruxelles il nuovo Patto Ue su asilo e migrazioni. “Pur apprezzando l’attenzione specifica riservata ai minori, temiamo che le nuove misure proposte rischino di riproporre lo stesso approccio che ha portato alla terribile situazione di Moria e alle tragedie nel Mediterraneo – afferma Anita Bay Bundegaard, direttrice di Save the Children Europa –. È difficile immaginare che l’Ue non abbia imparato dai suoi recenti errori. La devastazione di Moria, che ha lasciato 4.000 minori senza un tetto per le strade, ha dimostrato che non possiamo ripiegare su ricette del passato che hanno messo a rischio la vita dei bambini. Le nuove procedure da applicare in frontiera, inclusa una nuova struttura a Lesbo, sono destinate a creare ancora più colli di bottiglia, con migliaia di persone che finiscono in detenzione per lunghi periodi di tempo”. L’organizzazione ritiene che la Commissione europea “debba tenere alto il livello di protezione, in particolare per i minori”. Il recente rapporto di Save the Children “Protection Beyond Reach” ha sottolineato che più di 200.000 minori non accompagnati hanno chiesto asilo in Europa negli ultimi cinque anni. Molti di loro provengono da Paesi che affrontano crisi prolungate come l’Afghanistan e la Siria. Dall’inizio del 2019 più di 1.700 persone sono morte o scomparse nel Mediterraneo.