Consumo critico, spreco alimentare, scelta consapevole dei prodotti e, soprattutto, scoperta del valore relazionale del cibo: sono i nodi di un progetto realizzato dalla Caritas diocesana di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo e ora raccontato in un volume dal titolo “Se non è zuppa, è pan bagnato. Esperimenti di connessione tra cibo e famiglie”, oggetto di un convegno che si è svolto nel centro Caritas di Tito Scalo (Pz). Tra gli intervenuti, l’arcivescovo di Potenza, mons. Salvatore Ligorio. “L’idea nasce come attività estiva per venti famiglie che da anni frequentano il centro di aggregazione e accompagnamento nel quartiere di Bucaletto, a Potenza – racconta al Sir Giorgia Russo, impegnata nella promozione umana per la Caritas diocesana di Potenza –. Per non disperdere il lavoro annuale di doposcuola con i figli, abbiamo coinvolto nell’estate 2019 le famiglie, partendo da un punto di forza: la capacita relazionale tra loro. Gare di cucina a spreco zero o sfide genitori-figli nel fare la spesa con un budget fissato sono state occasione per vedere il cibo non solo come bene economico essenziale, concetto tipico della Caritas, ma come valore comunitario. In un contesto appiattito sul bisogno, sono riusciti a creare comunità”. Il testo frutto del progetto, che la Caritas di Potenza vuole donare a tutte le Caritas diocesane d’Italia come esempio di animazione pastorale che supera l’aiuto materiale, oltre che alle proprie realtà parrocchiali, consta del racconto delle attività e di un “ricettario familiare” fatto di piatti che raccontano storie di vita e di scambio fra culture ed etnie.