Un Boris Johnson stanco e affaticato che ha ammesso che “il Regno Unito è sulla strada della Francia e della Spagna” e che la “diffusione del virus sta raggiungendo livelli allarmanti” quello che si è presentato al parlamento di Westminster per annunciare le nuove misure per contenere il contagio. Pubs, ristoranti e caffè dovranno chiudere alle 22, a cominciare da giovedì, e i clienti dovranno sedersi al tavolo senza accesso a bar e banconi. I negozi rimarranno aperti come anche gli alberghi ma sarà obbligatorio, da oggi, per il personale indossare le mascherine e per legge tutti i luoghi di lavoro dovranno osservare le misure anti-Covid. La multa per chi non indossa la mascherina dove è richiesto dalla legge – un comportamento diffusissimo in Gran Bretagna – o non osserva la regola che limita a sei il numero di amici e parenti che si possono incontrare è stata raddoppiata e ha raggiunto i 200 euro. In una inversione a u che ha dato l’opportunità al leader dell’opposizione, il laburista Keir Starmer, di sottolineare che “il governo è senza strategia”, il primo ministro ha chiesto “a chi può farlo di lavorare da casa”. Soltanto la scorsa settimana il leit motiv di Downing street era rimettere dentro gli uffici del governo l’80% dei funzionari entro la fine di settembre. Tra le nuove misure anche la decisione di sospendere il ritorno dei fan negli stadi prevista per il 1 ottobre. Restrizioni analoghe verranno annunciate oggi anche dalla premier scozzese Nicola Sturgeon.