Choc per la “catastrofe biblica” che si è abbattuta nei giorni scorsi nelle isole greche al passaggio del ciclone “Ianos”, solidarietà a chi è stato colpito e preghiere per le vittime. Ma soprattutto un monito: questi fenomeni meteorologici estremi “sono il risultato visibile del cambiamento climatico e la conseguenza di un intervento umano irrispettoso nell’ambiente”. È quanto scrive il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I in un messaggio alle popolazioni delle regioni di Karditsa e Lamia, Zante, Cefalonia, Lefkada e Itaca e altre zone della Grecia diramente “ferite” dal ciclone Ianos, che oltre a distruzione e danni, ha provocato la morte di tre persone. Uno è ancora un disperso. “Siamo tutti scioccati nel vedere la situazione disperata” delle aree colpite, scrive il Patriarca che nel messaggio lancia una forte denuncia. “Vorremmo sottolineare ancora una volta che fenomeni meteorologici così estremi, così come quelli che hanno recentemente colpito l’isola di Evia, dovrebbero ricordarci, nel modo più chiaro e drammatico, la necessità di rispettare e proteggere l’ambiente naturale. È evidente che sono il risultato visibile del cambiamento climatico come conseguenza di un intervento umano irrispettoso nell’ambiente. Dobbiamo pertanto tutti capire cosa sta succedendo e cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della natura”. E ancora: “Tutto ciò che facciamo da qualche parte sul pianeta, nella nostra casa comune, ha un impatto ovunque su tutti gli esseri umani. Rispettando l’ambiente, proteggiamo le nostre vite e assicuriamo un futuro migliore per le generazioni future”.