Desiderio, compresenza, corresponsabilità. Sono le tre parole intorno alle quali ruota la riflessione di mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato, per l’inizio dell’anno scolastico. Nel messaggio rivolto come ogni anno a studenti, famiglie, insegnanti e a tutto il personale del mondo della scuola. “Abbiamo imparato a desiderare in un modo nuovo l’inizio di un anno scolastico” dopo avere “toccato con mano quanto le nostre sicurezze” possano “venire improvvisamente meno”, osserva il presule. “Abbiamo compreso sempre meglio quanto la scuola sia una ricchezza e una necessità per la vita dell’uomo e della società, e come tale debba essere custodita, amata e curata” perché “la formazione culturale e sociale della persona umana è la premessa per ogni serena convivenza”. “Anche se la tecnologia ci è venuta incontro, abbiamo toccato con mano quanto sia importante lo stare insieme per condividere cammini comuni”, prosegue il vescovo nel suo messaggio sottolineando che “è nel respiro di una comunità educante che può maturare quel sapere che si esprime in sapienza”. Essenziale pertanto “l’abitare una stessa aula, il condividere gioie, timori, speranze, un cammino comune, si è manifestato essenziale. È la ricchezza delle nostre relazioni, la certezza di non essere né soli né isolati”.
Ma tutto ciò ha bisogno di una “responsabilità condivisa” perché “nessuno è un’isola”. “Il farsi carico gli uni degli altri viene dunque ad esser parte integrante della maturazione della personalità. Siamo realmente tutti connessi tra noi e con il creato in cui viviamo” e ogni nostro gesto, ogni parola, ha sempre una qualche ricaduta. Anche nelle attenzioni più immediate, come nell’osservanza delle norme igienico-sanitarie che il momento richiede, la corresponsabilità diventa fondamentale”. Di qui l’augurio conclusivo di “riscoprire insieme la bellezza di un cammino, l’importanza dello studio e l’impegno di una reale e attenta condivisione per poter affrontare insieme le sfide che il futuro ci riserva”.