“Livatino è stato un autentico ‘eroe civile’, un uomo che ha pagato con la sua stessa vita la fedeltà agli ideali di giustizia e libertà: per lui, combattere le ingiustizie e i soprusi perpetrati dalla mafia, liberare la Sicilia dal giogo dei clan rappresentava un autentico dovere morale al servizio della collettività”. Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in un post pubblicato su Facebook ricorda il “giudice ragazzino”, assassinato 30 anni fa quando non aveva ancora compiuto 38 anni.
“Oggi, nel giorno del trentesimo anniversario della sua morte, le istituzioni e il Paese intero hanno il dovere di ricordare un magistrato di cui dobbiamo essere orgogliosi, un servitore dello Stato la cui eredità morale e professionale è un vero e proprio faro per tutti i magistrati e, in particolare, per i più giovani che hanno deciso di intraprendere un percorso così importante per la giustizia e, in generale, per la vita democratica del Paese”, sottolinea il Guardasigilli: “Questa eredità va onorata ogni giorno in una lotta senza tregua a tutte le mafie”.