L’emergenza coronavirus “ha segnato pesantemente l’attività complessiva del Gruppo missionario ‘Un pozzo per la vita Merano’ (Gmm), sia per la forte contrazione delle offerte e donazioni, sia per l’organizzazione del lavoro in Africa”, ma “non ha fermato i progetti e le opere avviate”. Lo ha detto il presidente dell’Organizzazione di volontariato meranese, Roberto Vivarelli, durante l’assemblea annuale tenuta, a causa del lockdown, sei mesi dopo il previsto.
I soci del Gmm “Un pozzo per la vita”, provenienti, oltre che dal Trentino e dall’Alto Adige, anche dalla Lombardia e dal Veneto, si sono riuniti nella sala del Circolo unificato di presidio di Merano, nel rispetto delle norme per il contenimento del rischio di contagio. Oltre ad approvare il bilancio e il programma di attività, l’assemblea ha anche rinnovato il direttivo che, come ormai avviene da tempo, rispecchia la varietà delle provenienze dei soci: alla presidenza è stato confermato Roberto Vivarelli (Lana, Bz) e alla vicepresidenza Franco Fasoli (Trento). Gli altri componenti sono: Carmen Crosina Balbo (Merano), Anna Thurner (Renon), Cristina Cesaro Bortolotti (Bolzano), Francine Reuter (Bassano del Grappa), Vilma Bombardelli (Riva del Garda) e Roberto Pedergnani (Padova).
Tra gli interventi realizzati dall’organizzazione di volontariato, fondata da Alpidio Balbo, nel 2019, sette perforazioni per l’acqua potabile (sei in Benin ed una in Burkina Faso); tre scuole secondarie, due nel nord del Benin nei villaggi di Kouande e Gougnenou, e una in Burkina Faso nel villaggio di Kassou; due residenze per ospitare educatrici e formatori nella zona di Tenonrou, in Benin, in prossimità del confine con la Nigeria; l’ampliamento del dispensario “St. Luc et St. Dominique Savio” di Natitingou (Nord Benin); un panificio didattico per il centro di riabilitazione del Centro di cura delle malattie mentali “Oasis d’Amour” di Zooti, in Togo. Tutto questo è stato reso possibile dalla generosità di numerosi benefattori, ma anche da enti pubblici come la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino Alto Adige o soggetti come la Conferenza episcopale italiana e realtà economiche di Merano quali il Merano Winefestival e Terme Merano.