La pandemia non ha modificato il volto e lo spirito dell’universitas studiorum. “Non si è modificato il concetto di università in sé, ma il modo di proporne l’insegnamento”, spiega in un’intervista al Sir Vincenzo Buonomo, rettore della Pontificia Università Lateranense che ripartirà il 5 ottobre con le prime lezioni in presenza e online. “Il Covid ci ha spinto all’utilizzo dello strumento telematico come mezzo di apprendimento e trasmissione del sapere, non di mere nozioni. Spetta al docente – precisa il rettore dell’Ateneo del Papa – dargli quell’anima che sa creare rispondenza nello studente: come nell’universitas medioevale è il rapporto tra docente e studente a creare la struttura, e non viceversa”. “Per me, che continuo a fare il professore, la formazione deve essere gestita in una relazione che renda lo studente protagonista. Coniugare il sapere con la conoscenza, l’apprendimento con la ricerca, la formazione con l’insegnamento: questo il nostro compito. In ogni modalità – presenza, online, distanza – il docente deve trasmettere il sapere in modo efficace e in un orizzonte mondiale sapendo gestire anche le diversità culturali”. Per Buonomo, “non è la macchina in sé, ma il modo in cui si guida la macchina che riesce ad andare al di là dei confini dello spazio e del tempo e a creare empatia tra studente e professore”.