Sarà Roma la città capofila per l’Italia della prossima Giornata europea della cultura ebraica, che si svolgerà domenica 6 settembre in contemporanea in trentadue Paesi europei e in oltre novanta località in Italia, in sedici regioni. Per la prima volta spetta dunque alla Comunità ebraica di Roma, la più antica della diaspora e la più numerosa in Italia, essere il centro degli eventi culturali in tutto il Paese. La manifestazione, coordinata e promossa in Italia dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) e giunta quest’anno alla ventunesima edizione, ha “lo scopo di promuovere la cultura ebraica aprendo gratuitamente le porte di tutti i luoghi ebraici alla cittadinanza”, si legge in una nota dell’Ucei. Darà il via alle attività una passeggiata in bicicletta nei luoghi della Roma ebraica: sei diverse tappe con una guida che racconterà il collegamento del luogo con la storia e la cultura ebraica. Dalle 10 sarà possibile accedere gratuitamente al Museo ebraico di Roma, con visite guidate della Sinagoga spagnola, del Tempio maggiore e del quartiere ebraico, in italiano, inglese e in giudaico-romanesco, con Alberto Pavoncello. L’inaugurazione ufficiale della manifestazione avrà poi luogo alle 11 al Palazzo della Cultura (Via del Portico d’Ottavia, 73), con i saluti istituzionali delle autorità ebraiche e civili. “Il nostro auspicio è che questa giornata serva a far conoscere la cultura ebraica in maniera sempre più diffusa. Con oltre duemila anni di storia in questo Paese raccontiamo un pezzo di storia dell’Italia. Apriamo le porte di una cultura che non è fatta solo di luoghi, ma anche di idee e valori che contribuiscono alla società e che ci auguriamo siano di stimolo a crescere e a risolvere i problemi che affrontiamo ogni giorno”, dichiara Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma. Una “grande manifestazione”, aggiunge Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, che vuole essere anche “un momento di gioia e una luce di speranza per tutto il Paese, in questo momento così difficile, che l’Italia sta dimostrando di saper affrontare con grandissima forza, dignità e senso di comunità”. “È un momento importante per riflettere sul senso di una storia comune e ricordare quanto siano intrecciati i nostri percorsi”, dice il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.