Riapre al culto, dopo 9 anni, il santuario di Maria Ss. dell’Alemanna, a Gela. La riapertura ufficiale è avvenuta nel corso di una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, che ha conferito a don Rosario Sciacca il ministero pastorale di rettore. Il luogo dove sorge il santuario, lo stesso dove tradizione vuole sia stata rinvenuta l’icona di Maria Ss. d’Alemanna, patrona della città, è rimasto – nonostante la chiusura degli ultimi anni – meta di fedeli e pellegrini.
Per l’occasione, il maestro Salvatore Di Blasi del Coro “Laudate Dominum” di Bagheria ha composto un inno. “Lode riconoscente alla Vergine Maria, a colei che Dio ha preposto per imparare a conoscere la grandezza della sua misericordia nel dono del Figlio Gesù”, ha detto il vescovo, che ha incentrato la sua riflessione sulla figura di Maria Madre di Cristo, sul dogma della verginità e sulla preghiera di intercessione della Madonna. “La figura della Madonna è motivo di devozione, nella temporalità delle nostre esistenze – ha aggiunto -. A lei ci rivolgiamo ‘sempre’, in ogni circostanza della vita, sapendo che Gesù l’ha consegnata al discepolo che egli amava perché egli l’accogliesse come parte di sé, nell’intimità della sua esistenza”.