Le Chiese di Sicilia hanno un loro Osservatorio socio-politico che nasce in seno alla Commissione dell’Ufficio regionale per i Problemi sociali e il lavoro. Giunge al via il progetto che la Conferenza episcopale siciliana ha voluto “come ‘think tank’, come ‘fucina di pensiero’ e di analisi del mondo cattolico su temi sociali, politici, economici alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, teso all’elaborazione di proposte concrete per la soluzione di criticità e problemi individuati sul territorio regionale”.
L’Osservatorio è composto da un rappresentante per diocesi nominato da ciascun vescovo, da un rappresentante della Consulta regionale per le Aggregazioni laicali e da uno del Progetto Policoro. È stato nominato coordinatore dell’organismo il sociologo Renato Meli, direttore della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Ragusa. Vescovo delegato è mons. Giuseppe Marciante, pastore della Chiesa di Cefalù, che ha introdotto e presieduto i lavori di costituzione dell’Osservatorio.
“A motivo delle diffuse difficoltà socio-economiche, acuite dall’emergenza sanitaria, il mondo cattolico avverte come pressanti le esigenze di essere presenti in maniera unitaria ed efficace in campo sociale e culturale” spiega Salvo Emanuele Leotta, animatore senior del Progetto Policoro della diocesi di Acireale, nominato segretario dell’Osservatorio, il quale parla anche delle esigenze “di contribuire con competenze alla creazione di un nuovo pensiero socio-politico ancorato ai principi della Dottrina sociale della Chiesa”; di elaborare “progetti concreti e di provare ad avviare processi virtuosi in termini ri-costruzione del legame sociale, di benessere collettivo, di occupazione”.
Ad una “approfondita fase di osservazione, di ascolto dei territori e di discernimento su dati esistenti”, anche mediante la condivisione in rete di informazioni già raccolte dalle diocesi nelle realtà delle varie comunità, “seguirà – prosegue Leotta – la ‘pars costruens’, una fase di esposizione dei dati e di report alla Conferenza episcopale siciliana e di proposta su vari temi ed istanze sociali”.
I componenti dell’Osservatorio si riuniranno periodicamente in presenza o a distanza e si concentreranno, secondo le proprie competenze e specializzazioni, su quattro aree di lavoro individuate: economica, politica, sociale, della custodia del Creato.