Una “grande missione”, da tenere anche in questo tempo di pandemia, nella diocesi probabilmente con più battezzati al mondo. Ad annunciarla ieri, con una lettera ai fedeli, l’arcivescovo di Città del Messico, il card. Carlos Aguiar Retes, il quale ha appunto convocato una “Megamisión” che prenderà avvio il 18 ottobre, Giornata missionaria mondiale. Un evento di Chiesa che si terrà con tutte le avvertenze legate al momento di pandemia, e al tempo stesso motivato anche dall’attuale situazione. “Nel mezzo di questa nuova realtà che affrontiamo, nella quale molti dei nostri fratelli vivono difficili situazioni di dolore, angustia e morte, ciascuno di noi, come battezzato, è chiamato a dare una risposta sensibile e solidale, mostrando il volto di Dio ai più bisognosi”, scrive il porporato. Che aggiunge: “Questo tempo ci deve animare a uscire da noi stessi per amore di Dio e del prossimo, guardando a questo cambio d’epoca come a un’opportunità per generare una comunità solidale e capace di arrivare a tutti, rendendo presente il Vangelo nella diversità culturale di Città del Messico”.
Per il card. Aguiar, “nonostante la situazione di emergenza sanitaria nella quale ci troviamo ci renda difficile riunirci in modo massivo, non ci impedisce, nel caso il semaforo epidemiologico lo permetta (in Messico i diversi gradi di restrizione sono regolati da un ideale ‘semaforo’, ndr) di realizzare diverse attività missionarie nei luoghi che oggi ci interpellano”. Il proposito è quello di arrivare, in particolare, negli ambienti che hanno a che fare con la salute, la povertà, la disabilità, l’ecologia, la vita penitenziaria, la famiglia.