“Non è il tempo di ‘stare al balcone’, ma di uscire allo scoperto, per assumere come compito prioritario l’impegno responsabile per il bene della terra e della gente di Puglia”. In questo tempo “che ci vede alle prese con un’emergenza sanitaria che ha scosso e riformulato le modalità dello stare insieme e dell’esercizio della cittadinanza” la vocazione dei cattolici all’impegno civico deve “trovare gli spazi non solo per condurre un sano discernimento personale, ma anche per offrire un modello virtuoso di dialettica delle parti che miri a coniugare i punti di vista e a dialogare con tutti, al fine di incarnare al meglio una politica degna dei valori a cui la Costituzione italiana ci richiama costantemente”. È quanto si legge in una “lettera aperta” dell’Azione cattolica di Puglia diffusa in occasione delle consultazioni elettorali del 20 e 21 settembre (referendum, elezioni regionali, comunali e suppletive al Senato). Nel testo, che riprende il documento dei vescovi della regione intitolato “La Puglia che speriamo: dallo ‘stare al balcone’ all’impegno per il bene comune”, l’Ac propone all’attenzione di tutte le forze politiche in corsa alcune questioni nodali. Tra queste giovani, scuola e università, infrastrutture, ambiente, famiglia, beni comuni, lotta all’evasione, accoglienza, salute, lavoro e legalità.
Per l’Ac regionale è “essenziale porre una nuova forma di politiche giovanili, ripensare l’offerta formativa, puntando a corsi di laurea innovativi, potenziare il trasporto pubblico, intensificare gli sforzi per la lotta all’evasione per garantire una fiscalità equa, porre fine ai tagli indiscriminati alla sanità pubblica che hanno offeso la dignità dei nostri ammalati, costringendoli al pendolarismo della sanità” verso le regioni del nord”, contrastare la crescente povertà “rilanciando il lavoro e l’occupazione anche con il potenziamento dell’economia locale, cercando di attrarre investimenti sul territorio”. In tema di ambiente l’Ac chiede di “dare priorità alla salvaguardia delle biodiversità, orientando le imprese verso produzioni ecocompatibili; di sostenere gli agricoltori salentini, anche piccoli, che hanno subito danni a causa della Xylella”. Agli elettori l’Ac chiede di manifestare senso civico “esercitando il diritto di voto per il referendum sul numero dei parlamentari e non solo per le elezioni regionali e amministrative. Il voto è la massima espressione della democrazia”.