“Se non si vuole che si ripeta la crisi del 2015, bisogna aumentare gli aiuti nelle regioni di crisi e fare campagna per una soluzione europea comune”: lo ha detto il presidente della Caritas austriaca, mons. Michael Landau, in un’intervista al Programma radiofonico “Praxis – Religion und Gesellschaft” del canale radiofonico nazionale Ö1. Per Landau deve essere possibile “proteggere i confini e proteggere le persone”, riferendosi al campo profughi bruciato di Moria, sull’isola greca di Lesbo. Tra gli oltre 12mila senzatetto ci sono anche mamme con bambini: ora bisogna tenerne conto, perché un campo “uguale a quello attrezzato” non è un buon posto per queste persone vulnerabile. Gli è chiaro che l’Austria “non può salvare tutti i bambini”, ma “non è mai una politica simbolica quella che aiuta i singoli bambini”. “Le persone non sono mai simboli, le persone sono persone e chi ha salvato una vita salva il mondo intero”, ha sottolineato Landau. La fuga è un “segno di grande disperazione”, ha detto Landau. Ciò diventa particolarmente evidente quando le persone colpite portano con sé i propri figli o quando alcuni bambini sono da soli.