In vista della prossima Giornata missionaria del 18 ottobre, la Commissione dell’Ufficio missionario dell’Ordinariato militare per l’Italia, diretto da padre Stefano Tollu, ha inviato ai cappellani militari una lettera per invitare a sostenere iniziative e progetti missionari anche nei teatri operativi. “In quest’anno marchiato a fuoco dalla pandemia da Covid-19 – si legge nel testo – il Mese missionario ci ricorda di andare verso il fratello lontano”. “Una chiamata alla missione” che arriva in un tempo in cui “avvertiamo forti impulsi a chiuderci, a ragionare troppo su tante cose. L’‘Eccomi, manda me’ – tema del messaggio di Papa Francesco – non può che alimentarsi anche dall’irragionevolezza della fede, del non spaventarsi del sacrificio della croce, laddove si compie la missione di Gesù”. Da qui l’esortazione a “uscire dalle Chiese per stare con il popolo, uscire dai cancelli, aprire gli oratori, aprire ed uscire”. “Come ogni anno – prosegue la lettera – pur con le difficoltà Covid-19 che conosciamo, raccoglieremo delle offerte che verranno in seguito inviate alla Cei per le missioni. Tutti noi siamo impegnati nella carità quotidiana che passa attraverso il militare in difficoltà, le Caritas locali e le difficili situazioni con le quali veniamo in contatto, aggravate dalla crisi economica figlia della pandemia. Non fermiamoci però a tale giusta ragione – esorta l’Ufficio missionario nella sua lettera –. A volte 50 centesimi ogni settimana diventano un aiuto importante quando si sommano ai tanti che siamo e ai tantissimi che incontriamo. Cercheremo attraverso le donazioni che speriamo generose, di aiutare anche alcuni piccoli progetti o situazioni, nei nostri teatri operativi, così come chiederemo ai confratelli in servizio in tali luoghi di condividere la loro esperienza attraverso qualche piccola riflessione”.