I piani di ripresa e resilienza degli Stati membri e le riforme ed investimenti nazionali dovranno ruotare attorno a “sostenibilità ambientale, produttività, equità e stabilità macroeconomica”, lo spiegano gli “orientamenti strategici per l’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza” pubblicati oggi. Sono previsti prestiti e sovvenzioni per 672,5 miliardi di euro, “un importo senza precedenti, fornendo un sostegno finanziario anticipato nei primi anni della ripresa, che saranno quelli cruciali”. Il termine per la presentazione dei piani da parte degli Stati è il 30 aprile 2021, ma progetti preliminari sono caldeggiati già a partire dal 15 ottobre 2020. A supportare i Paesi sarà una apposita task force della Commissione in stretta collaborazione con la direzione generale degli Affari economici e finanziari. “I piani di ripresa e resilienza degli Stati membri dovrebbero affrontare le sfide di politica economica indicate nelle raccomandazioni specifiche per Paese” dell’ultimo biennio, spiega ancora oggi la Commissione, al fine di “consentire agli Stati membri di rafforzare il loro potenziale di crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la resilienza economica e sociale, nonché di rispondere alle transizioni verde e digitale. Ma la Commissione ha già offerto indicazioni di massima sugli obiettivi specifici da perseguire, come “utilizzare più energia pulita”, o “estendere rapidamente i servizi veloci a banda larga” o ancora “riqualificare e migliorare le competenze” a livello di formazione scolastica e professionale.
“Gli orientamenti che forniamo oggi”, ha spiegato Paolo Gentiloni, commissario per l’economia, “mirano ad aiutare gli Stati membri a elaborare piani nazionali di elevata qualità in linea con gli obiettivi da noi concordati”, sia perché “i finanziamenti possano iniziare ad affluire il più rapidamente possibile per sostenere la ripresa, ma anche perché possano essere il motore di un cambiamento realmente trasformativo”.