Questa mattina Mauro Palma, presidente del Garante nazionale delle persone private della libertà, e Daniela de Robert, componente del Collegio, dopo un incontro in prefettura a Palermo, si sono recati insieme al Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, prefetto Michele Di Bari, a bordo della nave “Rhapsody”, dove sono attualmente in quarantena 868 persone migranti, tutte nei giorni precedenti appoggiate all’hotspot di Lampedusa. Di queste, 54 sono risultate positive asintomatiche e alloggiate nelle cabine di un apposito ponte dell’imbarcazione separato dagli altri ponti. Altre 814 persone sono invece in quarantena precauzionale di 14 giorni. La nave ha una complessiva capienza di oltre 2.000 passeggeri e consente così il dovuto distanziamento. A bordo della nave non sono presenti Forze di polizia, ma unicamente personale della Croce Rossa italiana e della Compagnia di navigazione. Le persone sono alloggiate in cabine a due letti (con uso singolo) o a quattro letti (con uso doppio o anche triplo nel caso di nuclei familiari). Le persone sono invitate a limitare le proprie uscite dalla cabina a quelle inerenti alla necessaria socialità, pur in un ambiente così peculiare, e in condizioni di mantenimento di necessarie distanze. I pasti sono serviti in cabina. L’assistenza medica è assicurata a bordo, salvo rari casi di ospedalizzazione per i quali è previsto il trasbordo in elicottero. “La complessiva sensazione di dignità della sistemazione riscontrata e di professionalità degli operatori – osserva il Garante — rende per le persone migranti l’attuale situazione non comparabile con precedenti sistemazioni provvisorie in hotspot superaffollati e conferma la valutazione di assoluta accettabilità di tale soluzione”. Precisa però che la valutazione “va considerata nel contesto dell’eccezionalità e va sempre configurata l’effettiva possibilità che sarà successivamente offerta ai migranti di accedere, qualora ne siano accertati i requisiti, a tutte le modalità protettive e di aiuto all’inserimento che il nostro ordinamento prevede”.