Oggi compie 100 anni la Deutsche Jugendkraft – Sportverbands (Djk): il 16 settembre 1920, durante la Giornata cattolica di Würzburg, fu fondata la “Forza giovanile tedesca”, associazione cattolica sportiva. In questi 100 anni la Djk ha offerto l’opportunità di fare sport in un mondo globalizzato senza muri, ha affermato il vescovo ausiliare di Treviri, mons. Jörg Michael Peters, responsabile della pastorale per lo sport della Conferenza episcopale tedesca: “Nome, colore della pelle, origine, cultura o disabilità di una persona non giocano alcun ruolo. Dipende dall’interazione con gli altri”, ha detto il vescovo in una lunga intervista rilasciata al portale katholisch.de in occasione dell’odierno anniversario. Nella Djk persone di tutte le culture si uniscono e sperimentano insieme i valori dello sport, atleti con e senza disabilità si allenano insieme. Ricorda mons. Peters che “il motto Djk fu formulato 100 anni fa dal prelato Carl Mosters e descrive ancora in modo appropriato la missione dell’associazione sportiva Djk: ‘Lo sport per il bene delle persone’. Riguarda la tolleranza, il rispetto, l’equità, l’integrazione, l’inclusione, la solidarietà, la pace e la giustizia e, in definitiva, una convivenza di successo”.
In qualità di associazione sportiva nella Chiesa la Djk “non solo offre buone opportunità sportive, ma è anche sinonimo di “un di più” spirituale – sottolinea il prelato –: la vita e il messaggio di Gesù sono le nostre fondamenta. Si tratta di ispirazione dalla forza e dallo spirito della nostra fede cristiana. La Djk porta i valori cristiani nello sport e, in quanto associazione con compiti speciali nella Confederazione sportiva olimpica tedesca e nel mondo dello sport, è un importante sostenitore della dignità umana e della giustizia”.