“Lodevole e condivisibile” il discorso che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha tenuto oggi “sullo stato dell’Unione” dinanzi al Parlamento europeo a Bruxelles. Ma “discutibile” il suo attacco ai Paesi cosiddetti “Lgbtq-free”, con particolare riferimento alla Polonia. Si tratta di “temi ideologici”, sui quali “si ha il diritto di dissentire”. Così don Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Comece, la Commissione degli episcopati dell’Unione europea, commenta il discorso che la presidente von der Leyen ha pronunciato questa mattina, toccando un ampio spettro di questioni alla luce della crisi scoppiata con la pandemia da coronavirus Covid-19. Sollecitato dal Sir, don Manuel Barrios Prieto ha commentato con una serie di tweet le proposte presentate agli eurodeputati. “È lodevole e condivisibile – scrive – la proposta fatta oggi dalla von der Leyen nel suo ampio discorso al Parlamento europeo sullo Stato dell’Unione, di non sacrificare alla necessaria e urgente ripresa dalla pandemia, lottando contro la povertà e la disoccupazione che verrà”. I vescovi europei plaudono in modo particolare alle proposte di “politiche di più ampio respiro e di più lungo termine che aprono l’Europa a un futuro migliore, come l’economia umana, il Green Deal, la digitalizzazione, il rinforzare il suo ruolo nel mondo, il rispetto delle minoranze, una giusta e solidale politica migratoria”. Ciò che però ha lasciato perplesso il segretario generale della Comece, è il passaggio in cui la presidente della Commissione europea ha parlato dei diritti Lgbtq affermando che “le zone Lgbtq-free non trovano spazio nell’Unione”. Facendo quindi riferimento alle amministrazioni polacche che si sono dichiarate “libere” dall’ideologia Lgbtq, la presidente della Commissione europea ha annunciato la volontà di chiedere “il mutuo riconoscimento dello status familiare perché se si è genitore in un Paese, si è genitore in ogni Paese” della Ue. Facendo quindi riferimento a questo passaggio del discorso della von der Leyen, don Barrios Prieto commenta: “È discutibile il suo attacco diretto alla Polonia e altri Paesi e la presa di posizione su temi ideologici, che troppo facilmente si presentano come “valori europei”, e sui quali si ha il diritto di dissentire”.
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