“Pensieri reclusi. Antologia Covid-19” è il titolo di una pubblicazione, frutto di un progetto realizzato durante l’emergenza coronavirus, che ha avuto come protagoniste le persone detenute nella Casa di reclusione di Paliano (Fr). Ad accompagnarle sono state Maria Teresa Caccavale e suor Rita Del Grosso, che in questi mesi si sono passate il testimone come volontarie nel carcere di Paliano. “Con questa antologia letteraria abbiamo cercato di dare voce a tutto il dolore, la paura, la sofferenza di chi è agli ultimi posti della fila, ma anche di chi è sensibile al dolore del mondo e non solo al proprio – spiega al Sir Maria Teresa Caccavale –. Siamo partiti dagli elaborati dei detenuti di Paliano, dove da molti anni è presente un Laboratorio di scrittura, coinvolgendo anche detenuti di altre carceri e persone che lavorano o sono volontarie in istituti penitenziari”. “Chi conosce il carcere è consapevole che dire a uomini privati della libertà che non potranno abbracciare, toccare, stringere le mani dei propri cari ha su di loro un effetto devastante”, aggiunge il direttore del Carcere di Paliano, Anna Angeletti, che ha sostenuto il progetto. “Una videochiamata è come vedere la luna e non poterla raggiungere – scrive una detenuta, madre di quattro figli –. Comprendo che tutto ciò sia necessario, ma mi chiedo: fino a quando riuscirò a resistere? Lo stato di detenzione è niente rispetto alla mancanza dei propri figli”. Si può acquistare una copia elettronica del libro, al costo di 5 euro, e contribuire così al progetto.