“Vorrei esprimere la nostra solidarietà ai migranti, alla gente di Lesbo e a tutti gli operatori umanitari. E vogliamo sostenere gli sforzi compiuti dalle autorità greche”. Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, oggi in visita al campo di Moria a Lesbo, è apparso particolarmente toccato dalla drammatica realtà nella quale vivono sull’isola i rifugiati, e non solo. Durante il breve soggiorno Michel ha incontrato le autorità locali e nazionali greche. “Questa è una situazione difficile e molto complessa”. La sfida migratoria non può essere negata o trascurata, perché “è una sfida europea comune. Entro la fine del mese, la Commissione europea intende mettere sul tavolo nuove proposte concrete. E dobbiamo impegnarci di più per essere più efficienti”. “Sono altresì convinto che dobbiamo compiere ulteriori progressi per migliorare i nostri controlli alle frontiere. Abbiamo anche bisogno di più partenariati con i Paesi terzi. Dobbiamo compiere progressi per avere una maggiore convergenza nel quadro della nostra politica in materia di asilo”. Michel ha aggiunto: “Sono qui perché mi rifiuto di lasciare che l’Unione europea abbassi gli occhi di fronte alle sfide della migrazione. Tutti gli Stati europei devono mobilitarsi. Dobbiamo sostenere Paesi come la Grecia che sono in prima linea. Dobbiamo assumerci la responsabilità”. Il presidente del Consiglio europeo ha osservato: “Penso che dobbiamo continuare a lavorare per migliorare il controllo dei nostri confini. I confini della Grecia sono i confini dell’Unione europea”.
Infine, “dobbiamo definire le modalità di effettiva solidarietà in modo da essere tutti mobilitati per rendere più efficace il nostro approccio a questo difficile tema della migrazione, e ciò, in conformità con i valori che hanno fondato questo progetto europeo unico nella storia e che riunisce 450 milioni di cittadini con tutti i leader che guidano gli Stati membri”.