Sono finora 21.045 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 6.236 mentre nel 2018 furono 20.732. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
Le 74 persone registrate ieri hanno fatto salire a 1.702 il totale delle persone arrivate via mare nel nostro Paese da inizio mese. L’anno scorso, in tutto settembre, furono 2.498, mentre nel 2018 furono 947.
Degli oltre 21.000 migranti sbarcati in Italia nel 2020, 8.623 sono di nazionalità tunisina (41%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Bangladesh (3.058, 15%), Costa d’Avorio (1.006, 5%), Algeria (921, 4%), Pakistan (800, 4%), Sudan (740, 3%), Marocco (587, 3%), Somalia (569, 3%), Egitto (524, 2%), Afghanistan (501, 2%) a cui si aggiungono 3.716 persone (18%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Fino ad oggi sono stati 2.670 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato, aggiornato al 14 settembre, è superiore a quello dei minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2019 (1.680) mentre mostra un calo rispetto al 2017 (15.779) e al 2018 (3.536).
Per quanto riguarda la presenza di migranti in accoglienza, i dati parlano di 83.300 persone su tutto il territorio nazionale di cui 405 negli hot spot della Sicilia, 58.536 nei centri di accoglienza e 24.359 nei centri Siproimi. La Regione con la più alta percentuale di migranti accolti è la Lombardia (13%, in totale 11.056 persone), seguita da Emilia Romagna (11%), Lazio, Piemonte e Sicilia (9%), Campania (7%), Toscana e Veneto (6%).