Perù: difensore dell’ambiente ucciso a Puerto Maldonado. Il vescovo, “Stato non lasci impunito questo crimine e protegga i molti che sono minacciati”

“Rivolgiamo un appello alle autorità a non lasciare impunito questo e qualsiasi altro omicidio e a mettere in atto le azioni necessarie perché sia fatta giustizia”. Lo scrive il vescovo del vicariato apostolico di Puerto Maldonado (Perù), mons. David Martínez de Aguirre Guinea in una nota diffusa dopo l’uccisione, avvenuta venerdì scorso con due colpi di pistola, di Roberto Carlos Pacheco Villanueva, difensore dell’ambiente in questo angolo di Amazzonia peruviana, figlio di Demetrio Pacheco, vicepresidente del Comitato di gestione della riserva nazionale di Tambopata.
Denuncia il vescovo, che ha riunito sacerdoti religiosi e laici del vicariato in seguito a quanto accaduto: “Il nostro fratello Roberto Carlos Pacheco Villanueva e la sua famiglia da anni ricevevano minacce, e come risposte alle loro denunce, hanno avuto indolenza e indifferenza. Sappiamo di molti fratelli che sono minacciati perché difendono la foresta e i fiumi, così come di campesinos e indigeni minacciati perché difendono i loro territori. Esigiamo che lo Stato fornisca loro le opportune garanzie perché possano vivere con tranquillità, insieme alle loro famiglie”. Al tempo stesso, “rivolgiamo un appello alla cittadinanza in generale, a organizzarsi per vigilare sulla vita dei nostri difensori della Casa comune e dei popoli indigeni”.

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