Iraq: rifugiati della Piana di Ninive celebrano la festa della Santa Croce

Le difficoltà persistenti seguite all’invasione jihadista del 2014 e i nuovi problemi connessi alla diffusione della pandemia da Covid-19 non hanno impedito ai cristiani della Piana di Ninive di celebrare la Festa della Santa Croce, festa particolarmente cara alla devozione popolare delle comunità cristiane di quella regione. Ieri sera, riferisce Fides, i cristiani di Teleskof, 19 miglia a nord di Mosul, si sono ritrovati presso la chiesa caldea di Mar Gewargis (San Giorgio), per prendere parte alla messa e poi alla processione con candele e fiaccole che si è snodata per le vie della città fino alla cosiddetta “Collina del vescovo”. Alla celebrazione hanno preso parte anche decine di famiglie cristiane originarie di Talkaif, Batnaya, Baqofah e anche di Mosul, che durante gli anni della invasione jihadista avevano trovato rifugio a Teleskof, e non hanno ancora fatto ritorno alle proprie case. Dopo i casi di contagio da Covid-19 registrati anche in città e villaggi della Piana di Ninive, misure preventive sono state poste in atto per assicurare che la celebrazione della Santa Croce potesse svolgersi in piena sicurezza dal punto di vista sanitario: a tutti i partecipanti alla messa, prima di entrare in chiesa, è stata misurata la temperatura corporea ed è stato prescritto l’uso della mascherina e la sanificazione delle mani. Alla fine della processione, davanti alla “Collina del Vescovo”, sono state accese le torce poste a illuminare la sommità del colle.

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