“Rendiamo omaggio e condividiamo l’impegno per la democrazia” di coloro che “in tutto il mondo continuano a manifestare, anche con grande rischio personale, per il loro desiderio di democrazia. Da Hong Kong al Libano, dalla Bielorussia al Sudan, dietro i titoli e i numeri ci sono persone audaci e coraggiose di ogni provenienza”. L’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, e il vicepresidente della Commissione, Dubravka Šuica, hanno sottoscritto insieme una dichiarazione in vista della Giornata internazionale della democrazia del 15 settembre, il cui stato di salute, in realtà appare fragile: libertà civili erose, media e giornalisti indipendenti repressi, istituzioni democratiche minate, cresce “la polarizzazione poiché la fiducia delle persone nelle istituzioni e nelle pratiche democratiche vacilla”, si legge ancora, e se emergono “nuove opportunità di partecipazione politica”, si registrano anche “nuove forme di manipolazione delle informazioni e dei processi elettorali e democratici”. Per i due politici europei l’Ue ha “un ruolo di guida nella promozione e protezione della democrazia in tutto il mondo” anche attraverso i progetti e la cooperazione. Ma la democrazia è da “salvaguardare e rafforzare all’interno della nostra Unione” e a ciò la Commissione sta lavorando in molti modi; non ultimo, la “Conferenza sul futuro dell’Europa”, che riunirà europei di ogni estrazione sociale, darà agli europei una voce più forte nella nostra Unione”. E conclude la nota: “Senza democrazia, pace e stabilità, non possono esistere sviluppo e prosperità a lungo termine”.