“Conosciamo le gravi prove e difficoltà di questo momento per il tuo popolo e per te personalmente. Ci rivolgiamo a te con un saluto fraterno per incoraggiarti e assicurarti le nostre preghiere per te e per il tuo popolo, affinché la pace e la bontà trionfino e dominino sempre i cuori e i pensieri di tutte le persone”. È un passo della lettera che l’arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi della Confederazione russa Paolo Pezzi ha inviato a mons. Tadeusz Kondrusiewicz, l’arcivescovo di Minsk, fermato alla frontiera polacca il 31 agosto scorso e ancora costretto all’esilio. “Sappiamo bene e ricordiamo come agli albori del risveglio della Chiesa nel nostro Paese tu accettasti in obbedienza il servizio come arcivescovo in Russia e per molti anni, prima della tua nomina in Bielorussia, lo hai svolto con zelo”, scrive mons. Pezzi all’”amato fratello Tadeusz”, riferendosi al fatto che dal 1991 al 2002 Kondrusiewicz è stato amministratore apostolico per tutta la Russia europea e poi dal 2002 al 2007 primo arcivescovo di Mosca. Tornato in patria, mons. Kondrusiewicz ha sempre mantenuto con la Russia un legame che mons. Pezzi si augura “possa essere il tuo aiuto e la tua forza nei momenti di prova e di dolore”. “Oggi desideri ardentemente la patria, soffri per il suo destino, per il destino del suo popolo, preoccupato per l’impossibilità di compiere il tuo servizio pastorale: non avere paura!”. lo incoraggia mons. Pezzi assicurando che “il popolo di Dio sta pregando per la Bielorussia”.
Proprio oggi a Sochi si è svolto un cordiale incontro tra il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko e Vladimir Putin. “Consideriamo la Bielorussia il nostro più stretto alleato e, naturalmente adempiremo a tutti gli obblighi che ci siamo assunti”, ha detto Putin di fronte alla stampa precisando che “oggi iniziano le esercitazioni militari programmate lo scorso anno, che dovrebbero durare diversi giorni”, ma, ha sottolineato il presidente russo, “per evitare speculazioni”, si tratta di “un evento pianificato e annunciato lo scorso anno. Dopo aver completato il programma di esercitazioni congiunte, le unità russe torneranno nei luoghi in cui sono abitualmente dispiegate”. Putin ha dichiarato il proprio sostengo alla volontà del presidente bielorusso di lavorare alla revisione della Costituzione, ha confermato il prestito di 1,5 miliardi di dollari al proprio “alleato”, e ha promesso che la Bielorussia sarà il primo Paese a ricevere il vaccino anti-Covid. Putin ha anche ricordato come “la Russia resta il principale investitore nell’economia bielorussa”, con le circa 2.500 imprese a capitale russo in Bielorussia, e di come oltre il 50% del per cento del fatturato del commercio estero della Bielorussia provenga dalla Federazione.