“La Colletta di Terra Santa, in questo tempo di pandemia, sia un vero e proprio pellegrinaggio di generosità concreta. Un pellegrinaggio vissuto con il pensiero e nella preghiera, per chiedere al Signore di avere pietà di noi in questo momento così doloroso e per ringraziarlo del sollievo che ci viene arrecato da medici, infermieri e operatori sanitari in tanti Paesi del mondo. Vogliamo venire in pellegrinaggio con la nostra povera offerta, con la nostra generosità per aiutare i fratelli della Terra Santa”. Alla vigilia della Colletta per la Terra Santa – che quest’anno, a causa del Covid-19, è stata eccezionalmente posticipata dalla tradizionale data del Venerdì Santo a domenica 13 settembre – a parlare al Sir è il prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, card. Leonardo Sandri. Scopo della Colletta, voluta da Paolo VI e promossa da tutti i suoi successori, è sostenere, attraverso la Custodia di Terra Santa, le comunità cristiane locali e mantenere forte il legame tra queste e tutti i cristiani del mondo. La Colletta, pertanto, è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi. “Oggi la preoccupazione più grande – spiega il card. Sandri – è la sopravvivenza dei cristiani in questa regione. A causa delle guerre, delle tensioni, del terrorismo e delle persecuzioni che tutti conosciamo, e adesso anche a causa della pandemia, molti di loro stanno andando via. Lecito, dunque, chiedersi se la fede cristiana sopravviverà in questa regione dove Gesù stesso ha camminato e operato”. La Colletta di quest’anno “sarà sofferta ma piena di sensibilità verso questa regione e verso la Terra Santa”, afferma convinto il cardinale che esorta a compiere “un pellegrinaggio con il pensiero e con la preghiera, per chiedere al Signore di avere pietà di noi in questo momento così doloroso e per ringraziarlo del sollievo che ci viene arrecato da medici, infermieri e operatori sanitari in tanti Paesi del mondo. Un pellegrinaggio di generosità concreta e operosa”. “Siamo tutti fratelli: è la verità che sgorga dal Vangelo e che può diventare realtà in questa Colletta per la Terra Santa”, sottolinea il prefetto riferendosi alla prossima enciclica di Papa Francesco che ha per titolo proprio “Fratelli tutti – Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. In questo solco di fratellanza il card. Sandri rivolge l’appello per la Colletta, “non solo ai cattolici e ai cristiani di altre denominazioni, ma anche ai nostri amici musulmani e di altre fedi che vivono in Terra Santa. Da questa situazione se ne esce solo restando uniti, prendendo coscienza che la mia sofferenza è quella del fratello e viceversa. Tutti siamo chiamati ad essere maestri della solidarietà e della fraternità umana. La Colletta del 13 settembre si trasformi, allora, in un pellegrinaggio della solidarietà, dell’amicizia e della fraternità tra tutti gli uomini”.