Omicidio di Willy Monteiro: Vicari (psichiatra), “quello che ci salva è il suo gesto coraggioso e gratuito. Ci fa immaginare che un mondo diverso è possibile”

(Foto ANSA/SIR)

“Quello che ci salva è il gesto di Willy, intervenuto senza girarsi dall’altra parte”. Non ha dubbi Stefano Vicari, responsabile Unità operativa complessa di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Commentando in un’intervista al Sir l’omicidio efferato del giovane Willy Monteiro, sabato notte a Colleferro (Roma), intervenuto per sedare una lite e ucciso a calci e pugni da quattro giovani – in controluce anche la recente e inaudita brutalità della polizia Usa e del Sudafrica contro disabili – l’esperto osserva: “Oggi nell’aria si respira un clima di violenza dilagante”, una violenza gratuita “che rivela un’assoluta mancanza di sensibilità ed empatia”. Sull’omicidio di Willy viene avanzata l’ipotesi investigativa anche di una componente razziale. “Sì – replica lo psichiatra – Willy è ‘diverso’, ma la sua diversità non è il colore della pelle, bensì la diversità coraggiosa e sorprendente di un ragazzo inerme che, a fronte di una gratuità non richiesta, segue l’impulso di aiutare un amico in difficoltà, senza valutare le conseguenze del suo gesto. Un elemento che in qualche modo ci dà speranza perché di fronte all’esplosione di una violenza brutale si manifesta il coraggio dell’ultimo. Quello che ci salva, che ci restituisce umanità e dignità di persone è proprio il gesto di Willy che è intervenuto senza girarsi dall’altra parte”. Della natura umana, spiega Vicari, “fanno parte entrambi gli aspetti: quello bestiale e quello della generosità verso l’altro fino al sacrificio della propria vita. Willy ci fa immaginare che un modo diverso di vivere le relazioni è possibile”.

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