È stato inaugurato negli scorsi giorni il nuovo reparto di ematologia dell’ospedale di Bint Jbeil in Libano, ristrutturato con i fondi del ministero della Difesa grazie ad un progetto di sviluppo del settore sanitario portato a termine dal contingente italiano di Unifil, la forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata al confine con lo Stato di Israele. Il reparto ristrutturato costituisce un’eccellenza nel campo dell’assistenza e del consolidamento dell’emergenza-urgenza dell’intero governatorato di Nabatiye. I lavori hanno riguardato la manutenzione straordinaria del primo piano dell’ospedale governativo, un’area di circa 680 mq che può contare su 16 stanze doppie, per un totale di 32 posti letto, destinati alla cura di pazienti affetti da malattie del sangue, anche molto gravi, quali leucemie, linfomi e mielomi. “I lavori di ristrutturazione hanno dato vita a un reparto moderno e all’avanguardia che permetterà di aumentare la qualità e il comfort dell’assistenza clinica ai pazienti”, le parole di Taufil Farj, direttore dell’ospedale che, come riportato sul sito dell’Esercito italiano, è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione assieme al sindaco di Aytarun, Salim Mrad, il sindaco di Yarun, Ali Tehfeh, e il comandante del settore Ovest di Unifil, generale di brigata Andrea Di Stasio. “Grazie all’intervento del contingente italiano, al quale va il nostro ringraziamento per la vicinanza e la consueta attenzione al soddisfacimento delle esigenze di carattere sanitario del distretto, sarà possibile riprendere a pieno ritmo le attività connesse con la diagnosi e la cura di patologie ematiche che possono colpire anche le fasce più giovani della popolazione”, ha aggiunto il direttore dell’ospedale. “Il diritto di ogni cittadino alla salute, è fondamentale per il benessere e la prosperità del Paese. Sono questi i cardini per l’elevazione della dignità dell’individuo in ogni società e quindi di primario interesse anche per l’intero popolo libanese”, ha sottolineato il generale Di Stasio: “Per questa ragione ho condiviso immediatamente la proposta e la necessità di intervenire tempestivamente, compatibilmente con i tempi di progettazione ed esecuzione dei lavori, nella realizzazione di questo progetto, perseguendo il ripristino e la piena funzionalità della struttura sanitaria nel minor tempo possibile”.