Custodia del Creato: Ramonda (Apg23), “rinnovare relazione con Dio attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno, personale e comunitario”

La Comunità Papa Giovanni XXIII entra nel Tempo del Creato (1° settembre-4 ottobre), nei Paesi in cui è presente con le proprie esperienze di condivisione, in comunione con la Chiesa Cattolica universale, ricordando che questo è l’anno dedicato da Papa Francesco all’enciclica Laudato Si’, con cui il Pontefice ha voluto sottolineare l’importanza e l’urgenza per l’uomo di prendersi cura della casa comune. L’esperienza inizia nel giorno dedicato dalla Cei alla preghiera per la cura del Creato e termina nel giorno di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia amato da molte confessioni cristiane.
Spiega Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23): “Il Tempo del Creato è un periodo ecumenico forte, momento per rinnovare la nostra relazione con il nostro Creatore e con la Sua creazione attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno, personale e comunitario”.
La Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce con una serie di iniziative di preghiera e di azione, tra cui un percorso in Italia e nelle missioni all’estero dedicato alla promozione della cura della terra, con esperienze di agricoltura inclusiva e sostenibile, agricoltura familiare e autoproduzione; la preghiera continua mondiale per tutto il Tempo del Creato; l’evento “Un pasto al giorno 2020”; l’Eucarestia mondiale on line dedicata al Tempo del Creato; il Ritiro spirituale dedicato alla missione e alla pace; l’incontro ecumenico con le Chiese pentecostali.

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