“Le esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno perso 1,2 miliardi di euro negli ultimi sei anni a causa del blocco che ha colpito una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia”. Lo evidenzia una analisi della Coldiretti divulgata alla vigilia dell’anniversario dell’embargo deciso con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 e più volte rinnovato come ritorsione alla decisione dell’Unione europea di applicare sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina. “Si tratta di un costo sempre più insostenibile per l’Italia e per le nostre esportazioni in un momento già drammatico a causa dell’emergenza coronavirus ma anche delle guerre commerciali, tra i nuovi dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e le tensioni legate alla Brexit”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando che “occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare inutili conflitti e difendere un settore strategico per il Paese e l’Ue danneggiato da dispute commerciali che nulla hanno a che vedere con il comparto agricolo”.