“Sale il conto della grandine e dei nubifragi sull’Italia con milioni di euro di danni per la distruzione delle produzioni di uva e frutta, verdura e ortaggi, angurie e meloni, edifici scoperchiati, serre divelte, con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole”. Lo segnala il primo bilancio effettuato dalla Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo che sta investendo l’Italia a macchia di leopardo sia nelle zone interne che sulle coste con vento forte, temporali intensi e grandinate killer con chicchi grossi come noci, dalla Lombardia all’Emilia Romagna, dal Piemonte al Veneto, dalle Marche al Molise, dalla Puglia alla Campania. “La grandine – precisa l’associazione – è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi dove è in piena raccolta la frutta estiva. L’estate 2020 è stata segnata fino ad ora da una media di più di 3 violente grandinate al giorno sul territorio nazionale dove si contano anche nubifragi, trombe d’aria e bombe d’acqua a conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con il moltiplicarsi degli eventi estremi”.
Secondo l’associazione, si verificano le “evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia”, dove “l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.