“La nostra preghiera a santa Rita, alla quale quotidianamente affidiamo tutte le terre del mondo, oggi si fa ancora più grande per abbracciare in modo particolare il Libano, la cui ferita sgorga dolore anche a Cascia”. A parlare è suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del monastero Santa Rita da Cascia, che si è unita in preghiera insieme alle consorelle, affidando alla protezione e all’intercessione di santa Rita il Libano, dopo l’esplosione di ieri al porto di Beirut. Una vera strage, che, si legge in un comunicato, “le claustrali di Cascia seguono con apprensione, auspicando che la Terra dei Cedri possa far fronte al più presto a questa emergenza e rialzarsi, più forte di prima. Una terra profondamente legata a quella della santa degli impossibili, verso la quale i libanesi, non solo quelli di religione cattolica, nutrono immensa devozione”. A sancire questo legame negli anni, in occasione delle celebrazioni del 22 maggio, due gemellaggi di fede con Beirut, tra cui il più recente del 2015 suggellato dal dono della grande statua di santa Rita, scolpita nella pietra libanese, benedetta da Papa Francesco e posta all’ingresso della città.
“Cascia – prosegue la Priora – custodisce un pezzo di cuore del Libano, rappresentato proprio dalla statua. È quindi a santa Rita che ci rivolgiamo ora, con profonda fiducia, mettendo nelle sue mani tutte le vittime di questa ennesima tragedia, che colpisce il Libano creando una distruzione incalcolabile. Preghiamo per i numerosi morti, i dispersi, i feriti, per le loro famiglie e per tutti coloro che hanno perduto le case e le attività. Santa Rita protegga Beirut e tutto il popolo libanese, alleviando le sue sofferenze, dandogli nuova forza e portando loro la speranza, quella che lei infonde nei cuori”.