“Una iniezione di fiducia e di speranza per tutti”: così l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha salutato la sigla del protocollo, oggi a Norcia, per il recupero dell’abbazia di Sant’Eutizio, complesso di alto valore storico, artistico e culturale, sito nel comune di Preci. Il commissario straordinario per il sisma 2016, Giovanni Legnini, lo stesso arcivescovo Boccardo, il sindaco di Preci, Massimo Messi, e il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione (Usr) Umbria, Stefano Nodessi Proietti, “hanno concordato le soluzioni progettuali e le relative procedure per il recupero unitario del complesso. Anche per il recupero di Sant’Eutizio, se necessario, saranno attivati i nuovi poteri speciali in deroga concessi dal decreto 76 al commissario. Nei prossimi giorni sarà convocata una nuova riunione operativa per acquisire le nuove elaborazioni progettuali e definire un protocollo d’intesa operativo tra le parti per l’avvio dei lavori”.
Soddisfazione è stata espressa al Sir dall’arcivescovo, mons. Boccardo, che ricorda come “l’abbazia sia un luogo importante sotto il profilo storico, artistico e spirituale. Secondo la tradizione, infatti, è qui che il giovane Benedetto si è formato grazie ai monaci che vi dimoravano ed è da questa esperienza che poi ha tratto ispirazione per la redazione della sua Regola. Un ricostruzione quindi che si carica di simboli e di significati. Grazie al commissario Legnini, che con una recente ordinanza ha voluto semplificare le procedure, abbiamo fiducia che in tempi ragionevoli potremmo vedere aperto il cantiere della ricostruzione di Sant’Eutizio”. “Un cantiere già aperto – sottolinea mons. Boccardo – perché tecnici preparati hanno provveduto alla messa in sicurezza di tutto il complesso. La ricostruzione sarà un segnale foriero di speranza e di fiducia per tutta la popolazione della zona terremotata. Vedere – dopo tanta attesa, promesse tradite e tanti sogni frustrati – che qualcosa si mette in moto davvero non potrà che essere una iniezione di fiducia e di speranza per tutti”.