“Alcuni di noi sono davvero strani: si battono affinché ciò che considerano un male per la persona e per la società venga eliminato e quando accade, si risolvono a sostenere proprio quello contro cui hanno combattuto”. Così Renata Natili Micheli, presidente del Centro italiano femminile (Cif), a proposito delle linee guida del ministero della Salute sull’uso della pillola abortiva Ru486. “Le femministe di ogni scuola di pensiero e i radicali militanti si sono battuti perché finisse l’aborto clandestino da cui le donne ‘riemergevano rovinate nel corpo e nella psiche’. Così dicevano”, aggiunge Natili Micheli, sottolineando che “oggi, in nome dei diritti della scienza, sostengono l’uso della pillola Ru486 che permette l’aborto fai da te fuori dalle strutture sanitarie che sono a presidio della salute della donna”.