Ponte Genova: Mazzolino (Ac), “una speranza per Genova e per tutto il Paese. Il ricordo per le 43 vittime. Grati a tutte le maestranze”.

“Il ricordo oggi è tutto per i 43 morti e per i loro familiari che attendono giustizia. Più che una festa sarà una celebrazione sobria come hanno chiesto le famiglie delle vittime”. Lo ha detto al Sir Luca Mazzolino, presidente dell’Azione cattolica diocesana di Genova, commentando l’inaugurazione oggi, nel capoluogo ligure, del nuovo ponte, a due anni (14 agosto 2018) da quella che viene ricordata come la peggiore tragedia stradale della storia italiana. Da mercoledì mattina il “Genova San Giorgio”, così si chiamerà la nuova opera, diventerà percorribile. “Questa inaugurazione – afferma Mazzolino – dimostra che è possibile venire fuori da una tragedia che ha coinvolto tutta la città di Genova. Bisogna essere veramente grati a tutte le maestranze che con impegno e professionalità si sono adoperate giorno e notte perché questa opera diventasse un segno di rinascita. Questo nuovo ponte deve rappresentare una speranza per Genova, per il Paese e un esempio di come sia possibile fare le cose in tempi rapidi, superando le pastoie burocratiche senza, tuttavia, venire meno a trasparenza e legalità”. Aggiunge: “un Paese come l’Italia, che vede ancora aperte le ferite del terremoto del 24 agosto 2016, e della pandemia, ha bisogno di questi esempi. Bisogna trovare le strade per uscire da tragedie come queste. Credo che la volontà politica – indipendentemente dagli schieramenti – l’impegno e la professionalità possano indicare la giusta direzione da seguire perché questo esempio del nuovo ponte non resti un’eccezione”.

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