“E’ un momento di grande respiro per tutti, soprattutto dopo due anni di ben note sofferenze e durante questo periodo post-Covid, tuttora faticoso per molti”. Così Gigi Borgiani, direttore della Fondazione Auxilium della diocesi di Genova, commenta al Sir l’inaugurazione ufficiale, oggi pomeriggio alle 18.30, del nuovo ponte, realizzato dall’architetto Renzo Piano, in sostituzione del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018 provocando 43 vittime. “Un momento di respiro che avrà sicuramente ricadute positive sull’economia e che viviamo con grande riconoscenza e orgoglio”, prosegue Borgiani. “Per noi è anche un simbolo forte, perché oltre a collegare due parti della città, rappresenta i ponti che vogliamo costruire, ossia ponti di relazioni e solidarietà”. La fondazione è infatti un ente ecclesiastico della diocesi di Genova, in prima linea nella lotta alle povertà e in aiuto alle persone più fragili. Al momento accoglie oltre 200 persone nei dormitori e nelle case di accoglienza. “Numeri che purtroppo aumenteranno – precisa – perché la crisi economica provocata dall’epidemia Covid ha quasi raddoppiato i bisogni. Ci siamo resi conto che non basta più dare cibo e alloggio. Perciò stiamo portando avanti progetti per creare anche occupazione”. Stasera molti ospiti delle strutture della fondazione vedranno in tv, insieme agli operatori, l’inaugurazione ufficiale del nuovo ponte. All’evento hanno deciso di non presenziare i familiari delle 43 vittime della tragedia. “Una scelta comprensibile – afferma Borgiani -. Per chi è stato colpito negli affetti non è facile vivere nella gioia questo momento”.