(Assisi) “Ogni essere umano è amato da Dio ed è perciò terra sacra. Ecco perché siamo fratelli: siamo uniti in radice. Ciò che ci rende fratelli è la vita di comunione. La fraternità ci è data e ci precede. È ciò in cui siamo posti in essere. Siamo fatti di relazione e la fraternità è come il marchio di fabbrica che ci portiamo addosso”. Così la teologa Giuseppina De Simone, docente alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale, ha parlato oggi alle Giornate di spiritualità missionaria di Assisi, delle origini della fraternità. Che non è solo cristiana ma universale. “Come tendere alla comunione della fraternità? – si è chiesta la teologa –. È dono gratuito e sovrabbondante. Occorre aprirsi alla grazia di Dio”. La teologa ha evidenziato il “primato della grazia e la responsabilità degli uomini qualunque sia la loro fede”. L’unità è multiforme armonia: questa è la logica di Dio, argomenta De Simone. “La fraternità se è vera, non è chiusa. Pensiamo ad un Paese che si sente chiuso ed escludente, nel timore che gli venga tolto spazio…”. La teologa ha citato più volte il filosofo francese Edgar Morin, autore tra gli altri di un testo dal titolo: “La fraternità perché”.