Esiste la possibilità che Salvatore Mancuso, l’italo-colombiano fondatore delle Autodefensas unidas de Colombia (Auc), che ha finito di scontare una condanna di 15 anni per narcotraffico negli Usa, possa essere estradato in Colombia, nel caso di uno arrivo in Italia. Tocca, però, allo Stato colombiano, se davvero ha questa volontà, perfezionare gli accordi stipulati con lo Stato italiano. Lo afferma Davide Mattiello, già parlamentare, coordinatore di “Libera Piemonte” e “Benvenuti in Italia” di Torino, oggi consulente della commissione parlamentare Antimafia.
“Ricordo – spiega Mattiello – che nel dicembre 2016 che furono firmati accordi di cooperazione giudiziaria con la Colombia tra il nostro ministro della Giustizia Andrea Orlando e la ministra degli Esteri del Governo del presidente Juan Manuel Santos, soprattutto per gli aspetti relativi alle confische senza condanna. Tali accordi hanno rappresentato un altro passo nella giusta direzione. Ma aspettiamo che il parlamento colombiano legiferi sull’estradizione tra Colombia e Italia, noi l’abbiamo già fatto”.
Prosegue Mattiello: “Apprendiamo ora che il ministero della Giustizia della Colombia ha sollecitato il Parlamento a esaminare e approvare urgentemente il trattato di estradizione messo a punto con l’Italia, in vista di un’eventuale decisione degli Stati Uniti di espellere verso Roma l’ex comandante paramilitare Salvatore Mancuso, che ha scontato in un carcere statunitense una condanna per narcotraffico. Il quotidiano colombiano El Tiempo ha pubblicato giovedì una lettera inviata dall’Ambasciata d’Italia al Ministero degli Esteri colombiano in cui si ricorda che l’8 luglio scorso il Parlamento italiano ha approvato il trattato di estradizione bilaterale firmato a Roma nel 2016, e si chiedono informazioni sui possibili tempi di una simile approvazione da parte della Colombia. Secondo il giornale, il Governo colombiano vuole accelerare questa procedura per avere un argomento forte per ottenere un’estradizione di Mancuso nel caso venisse arrestato in territorio italiano, in base a un ‘codice rosso’ diffuso dall’Interpol, dopo il suo arrivo a Roma dagli Stati Uniti, che potrebbe avvenire entro il 4 settembre”.