Diocesi: Prato, nel fine settimana al monastero di San Vincenzo si ricorda il miracolo della “Madonna dei Papalini”

Sono in programma nel fine settimana, a Prato, le celebrazioni con le quali le suore domenicane ricordano il miracolo che cinque secoli fa risparmiò il monastero dalla furia dei soldati spagnoli durante quello che è conosciuto come il “Sacco di Prato”. Nel 1512 la città subì un assedio e un saccheggio durato ben 22 giorni, durante il quale ci furono molte violenze. Un episodio, ricorda una nota della diocesi, “talmente cruento che ci vollero molti anni prima che la comunità cittadina potesse risollevarsi. Il 29 agosto di 508 anni fa accadde anche un evento prodigioso, legato ad una immagine sacra poi chiamata ‘Madonna dei Papalini’”. Quel giorno, i capitani spagnoli Giovanni, Spinoso e Vincenzio, entrando nel monastero, trovarono le suore in preghiera davanti a una statua della Madonna, la guardarono e caddero in ginocchio divenendo pacifici; chiamata la priora, madre Raffaella da Faenza, le giurarono che il monastero sarebbe stato rispettato e così avvenne. Quella statua, in terracotta policroma degli inizi del Cinquecento, è così venerata come protettrice e salvatrice.
Anche quest’anno la ricorrenza viene ricordata con una serie di celebrazioni nel coro monastico aperte alla presenza dei fedeli nel rispetto delle norme anti-Covid.
Domani, sabato 29 agosto, canto delle Lodi alle 7.30 e alle 8 messa celebrata da don Luca Rosati, parroco di San Pietro e della Visitazione a Galciana. Domenica 30 agosto, Lodi alle 8 e messa alle 8.30 celebrata dal rettore della basilica di San Vincenzo don Paolo Baldanzi. In questi due giorni, sarà possibile recitare alle 18.45 il Vespro con la comunità monastica. Durante i festeggiamenti la statua della Madonna sarà esposta alla grata del monastero.

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